Bordighera (IM) – Quantità e qualità possono andare di pari passo. Lo prova da anni il Piatti Tennis Center, che continua a crescere in termini numerici e nel contempo eleva anche il valore dell’offerta, grazie a uno staff sempre migliore. L’ultima dimostrazione la fornisce il nome più recente integrato nel team: si tratta di Luca Vanni, ex top-100 della classifica mondiale Atp che ha detto basta all’attività professionistica nel 2021, con una finale nel Tour (nel 2015 a San Paolo), cinque titoli Challenger, svariati altri successi internazionali ma soprattutto quindici anni di esperienza accumulata in oltre 400 tornei in giro per il mondo. Da ora la metterà al servizio dei giovani. “Il nostro obiettivo – dice Andrea Volpini, direttore sportivo del Piatti Tennis Center – era di alzare ulteriormente il livello dei maestri, inserendo nel team un coach che avesse grande conoscenza del gioco sulla base di esperienze vissute sulla propria pelle. Ho pensato a Luca: ottima persona e professionista affidabile, con un’enorme passione per il tennis e altrettanta conoscenza di questo sport. È esattamente la figura che cercavamo per migliorare il supporto a quel gruppo di ragazzi che si stanno affacciando al mondo del professionismo, alternandosi fra l’attività juniores di alto livello e i primi tornei dell’Itf World Tennis Tour. Luca sarà sia impegnato nelle trasferte con i ragazzi sia a disposizione del centro”.
In più, oltre al bagaglio di esperienze accumulate da “pro”, Vanni può mettere sul piatto anche gli insegnamenti della sua storia personale. “A 18 anni – continua Volpini – Luca era ancora in terza categoria. In un mondo nel quale vige la fretta e la voglia di arrivare, lui è l’esempio concreto di come, se si fanno le cose giuste e ci si allena come si deve, si riesce ad arrivare in alto anche più tardi. Il percorso è lungo e non è uguale per tutti”. Dopo il ritiro Vanni è subito passato dall’altra parte della barricata, seguendo per un anno Andrea Pellegrino, mentre ora è motivato per la nuova esperienza. “A Bordighera – dice il 37enne di Foiano della Chiana (Arezzo) – ho trovato un ambiente davvero stimolante, nel quale si lavora sodo e c’è grande spirito di squadra. Qui i maestri insegnano, ma allo stesso tempo imparano. Trascorrendo ore e ore in campo, a grande intensità, si cresce costantemente. Nella mia prima settimana di impegno ho toccato con mano il funzionamento di un centro come questo, iniziando a capire quali sono i punti cardine del metodo Piatti, quindi quali concetti trasmettere e come trasmetterli. Credo di poter essere d’aiuto ai ragazzi dal punto di vista della gestione delle partite, delle emozioni e di tutto ciò che ruota attorno ai tornei”. Aspetti che un ex giocatore conosce meglio rispetto a chi non ha vissuto certe esperienze. “Spero – chiude Vanni – di riuscire a trasmettere a pieno il mio vissuto, con l’obiettivo di diventare un allenatore ancora migliore rispetto al giocatore che sono stato”. È nel posto ideale per riuscirci.
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