Milano, 16 novembre 2018 – Un’accademia che punta alla costruzione dei campioni del futuro, con due tecnici d’esperienza come Ugo Pigato e Franco Bonaiti a traghettare i progetti, ma anche una location ambita per ospitare eventi legati al mondo del tennis. È quello che emerge dal novembre intenso della Milano Tennis Academy, che dopo aver accolto sui campi alcuni tecnici della Rafael Nadal Academy di Manacor (Spagna), ha fatto da sede per l’edizione 2018 del “Team Head Event”. Una giornata speciale che ha portato allo Sporting Club Milano 2 tutti i principali testimonial italiani del brand di attrezzatura utilizzato anche dal numero uno del mondo Novak Djokovic, chiamati a testare e valutare i nuovi prodotti. L’obiettivo? Compilare dei questionari per dare la propria opinione ai responsabili dell’azienda, che dopo aver scoperto le strutture della MTA hanno deciso che non poteva esserci luogo migliore per organizzare un evento unico nel suo genere. Fra i protagonisti, qualche pezzo da novanta come Matteo Berrettini, membro della nazionale italiana di Davis e numero 54 della classifica mondiale Atp. E ancora il fratello minore Jacopo, il numero uno lombardo Filippo Baldi, protagonista di un grande 2018 che l’ha portato fra i primi 200 della classifica, e infine la stellina Lorenzo Musetti, sedicenne di Carrara finalista all’ultimo Us Open juniores, oggi al n.8 del ranking mondiale under 18. Ma ce n’erano anche tanti altri, dagli under 12 in avanti, senza dimenticare un terzetto di grandi speranze in rosa, capeggiate dalla padrona di casa Lisa Pigato, insieme alla coetanea Federica Sacco e a Matilde Paoletti. Tutti in campo a giocare e divertirsi per un’intera mattinata, coadiuvati dai tecnici della MTA.
Ad aprire la giornata una prima parte teorica, durante la quale i responsabili di Head, capeggiati da Corrado Macciò (general manager per l’Italia), hanno illustrato ai ragazzi le novità relative ai telai per la prossima stagione. Poi, una trentina di atleti – buona parte dei quali accompagnati dai propri maestri – si sono alternati su ben sette campi, con i più giovani che hanno provato a rubare qualche segreto ai professionisti. Osservato speciale, naturalmente, il romano Berrettini, che nel 2018 è entrato fra i primi 100 del mondo, vincendo sulle Alpi svizzere di Gstaad il suo primo titolo Atp e iniziando a farsi vedere nei tornei più importanti del pianeta. “Nel tennis – ha detto il 22enne romano, di ritorno da Londra dove ha partecipato all’università dell’Atp – ci vuole tantissima determinazione e altrettanta voglia di soffrire, ma bisogna anche divertirsi. Io ho sempre dedicato tantissime energie per provare a emergere, sacrificando anche la scuola, ma era il sogno che avevo sin da piccolo e sono contento di essere arrivato dove sono oggi”. Il suo percorso può essere da esempio per tanti giovani, a partire da quelli che alla Milano Tennis Academy l’hanno potuto osservare da molto, molto vicino.