Bordighera (IM), 20 agosto 2018 – In anticipo rispetto a tutti i migliori giocatori italiani del presente, e anche a tantissimi dei nostri big del passato. Un paragone che serve a far capire la portata della finale colta da Jannik Sinner nell’Itf Futures da 15 mila dollari di montepremi di Santa Cristina in Val Gardena, in quell’Alto Adige che il giovane di Sesto ha lasciato ad appena 13 anni, per trasferirsi a Bordighera sotto la guida del team di Riccardo Piatti. Una mossa coraggiosa che sta dando i suoi frutti, tanto che le cure del Piatti Tennis Center hanno reso il giovane dai capelli rossi una speranza concreta del movimento tricolore, capace di bruciare le tappe e giocare la sua prima finale fra i “pro” a 17 anni festeggiati solo da un paio di giorni. Un risultato di spessore conquistato proprio sulle Dolomiti, dove Sinner è nato e cresciuto, ed è tornato per la prima volta da professionista, a caccia di risultati, conferme e di qualche punto per migliorare la sua classifica Atp. Un compito riuscito alla grande, perché il giovane accompagnato da coach Andrea Volpini ha inanellato una serie di quattro vittorie che gli hanno regalato la finale, battendo Gianluca Acquaroli, Lorenzo Frigerio, Joy Vigani e Alessandro Ceppellini. E pazienza se il duello decisivo contro il tedesco Peter Heller ha premiato la maggiore esperienza di quest’ultimo (a segno per 6-1 6-3), perché il bilancio della settimana di Sinner resta da ricordare, come presto sottolineerà anche il ranking mondiale. L’altoatesino è già l’under 18 italiano con più punti Atp, e il prossimo lunedì diventerà il primo fra gli azzurri nati nel nuovo millennio ad abbattere il muro dei primi 1.000 del mondo.
Come se non bastasse, a rendere ancora più dolce l’esperienza di Sinner a Santa Cristina è arrivato il titolo in doppio, in coppia col coetaneo Giacomo Dambrosi, triestino che ha scelto di trasferirsi a Bordighera lo scorso luglio, diventando suo compagno d’allenamenti. Gli è bastato poco più di un mese per prendersi una soddisfazione importantissima, che fa da regalo di compleanno per i 17 anni di entrambi, visto che Sinner li ha compiuti giovedì 16 agosto, mentre il friulano li festeggia oggi. I due avevano mostrato una buona intesa già la settimana precedente a Cornaiano, arrivando ai quarti di finale, e al Tennis Club S. Cristina sono risultati imbattibili, spuntandola per 6-2 7-6 nella finale contro Nicolò Turchetti e il francese Maxime Mora. Il trionfo in Val Gardena rappresenta il primo titolo fra i “pro” dei due ragazzi classe 2001 del Piatti Tennis Center, che entrano nell’elenco dei più giovani vincitori dell’anno a livello Itf. Un traguardo che oltre a certificare la qualità del lavoro svolto ogni giorno a Bordighera stimola il gruppo a impegnarsi con ancora più entusiasmo. La priorità resta la formazione dei giocatori, indipendentemente dai risultati, ma le vittorie non possono che far piacere.
PIATTI TENNIS CENTER, LA CASA DEL COACH ITALIANO PIÙ VINCENTE DI SEMPRE
Nato a Como nel 1958, Riccardo Piatti è diventato Maestro nel 1982, dopo aver frequentato la Scuola Nazionale Maestri. Tra il 1984 e il 1988 è stato responsabile e capitano della squadra Under 16 della Fit. Nel 1988 decide di intraprendere la libera professione e di seguire alcuni dei più promettenti giovani tennisti italiani, come Furlan (best ranking n.19 Atp), Caratti (n. 26), Camporese (n.18) e Brandi (n.50 in doppio). Ha allenato tra gli altri Ivan Ljubicic, che sotto la sua guida ha raggiunto il best ranking di n.3 e vinto 10 tornei Atp, e ancora Gasquet, Raonic e ora Borna Coric. Dal 2008, coach Piatti ha deciso di mettere la sua grande esperienza anche al servizio dei giovani talenti del tennis e dei loro allenatori, organizzando workshop in Italia ed Europa e collaborando come consulente per numerosi Tennis Club. Adesso l’avventura continua sui campi di Viale Canariensis 7, a Bordighera. Quattro campi presenti, altri due in progetto.