Brescia, Costantini e Brambati padroni del vintage

I finalisti del Vintage Tournament. Da sinistra, Brambati e Costantini (vincitori), Paris (direttore del torneo), Bocchi e Valerio (finalisti)

Brescia, 10 ottobre – Dategli una racchetta di legno e farà miracoli. Nemmeno l’assenza di Alessandro Benevolo, compagno nella doppietta 2015-2016, è bastata per fermare Diego Costantini, ormai autentico dominatore del Vintage Tournament del Tennis Forza e Costanza di Brescia. Incassato il “no” del partner preferito, fuori città per motivi di lavoro, il bresciano ha trovato un nuovo alleato in Marco Brambati, riuscendo a conquistare il titolo sui campi del Castello per la terza volta consecutiva. Per lui, ormai, i telai di una volta – rigorosamente accompagnati dagli abiti bianchi – non hanno più segreti, e sono diventati un’arma tanto efficace quanto le racchette contemporanee. La coppia Costantini/Brambati ha dominato il proprio girone, poi l’ha spuntata in semifinale su Cassani/Delbarba e quindi ha chiuso per 4-0 5-3 (si giocava con formula rodeo, coi set ridotti ai 4 game e il punto secco sul 40-40) la finale contro Claudio Bocchi e Paolo Valerio, il duo che un paio d’anni fa si era laureato miglior coppia amatoriale d’Italia, vincendo il Master nazionale del circuito Fit-Tpra. Tuttavia, dopo il successo in semifinale contro i finalisti del 2016 Mori/Pisati, per loro all’ultimo atto non c’è stato niente da fare. Troppo forti Costantini/Brambati, che sin dai primi incontri hanno mostrato di avere una marcia in più di tutti gli altri. Grazie all’esperienza del primo, che non gioca più assiduamente ma ha trascorsi di spessore a livello provinciale, e alle qualità del secondo, classificato 3.3 nelle graduatorie Fit.

“Al di là della parte sportiva, che comunque è stata di alto livello e dal tasso tecnico molto elevato – ha detto il responsabile tecnico del club Alberto Paris –, l’aspetto più bello di questo torneo è sempre il fascino unico che si viene a creare in Castello. La cornice ci mette del suo, ma anche vedere tutti i giocatori con abiti bianchi e racchette di legno è davvero suggestivo, e rievoca un’atmosfera che ormai sui campi da tennis non si vede praticamente più. È davvero uno spettacolo”. Lo conferma il successo dell’evento, che per un week-end permette ai giocatori di fare un tuffo nel passato, ed è pronto ad aprirsi anche ad altre realtà bresciane. “Abbiamo spesso ricevuto degli apprezzamenti – continua Paris – così per il 2018 stiamo meditando delle modifiche. La prima è la collocazione in calendario, che ci piacerebbe anticipare di qualche settimana per evitare delle concomitanze scomode con altri eventi; mentre la seconda, pur tenendo invariata la formula, è dare la possibilità di partecipare anche ad atleti di altri club bresciani. Così da aumentare sempre di più le coppie dei partecipanti, e regalare a tanti appassionati l’opportunità di respirare un clima unico. Il numero dei campi ce lo permette, quindi, perché non provare?”. Obiettivo nobile, destinato a rendere il torneo un “must” a livello provinciale.

FORZA E COSTANZA, DA OLTRE UN SECOLO IL TENNIS NEL BRESCIANO

Il tennis Forza e Costanza 1911 rappresenta un riferimento prestigioso nella tradizione sportiva bresciana. Il Circolo gode di una collocazione affascinante sul colle Cidneo, incastonato laddove un tempo sorgeva il fossato del Castello medioevale. Cinque i campi in terra battuta e uno in materiale sintetico, quattro dei quali illuminati. La Club House ospita gli spogliatoi, la segreteria e il ristorante, in grado di accogliere fino a cinquanta persone. La struttura storica, quella del Castello, durante l’anno è a disposizione dei soci, circa un centinaio. E a giugno si trasforma nella suggestiva cornice del secondo più importante torneo professionistico femminile d’Italia. Gli Internazionali di Brescia rappresentano il fiore all’occhiello dell’attività del club, e per la decima edizione metteranno in palio 60mila dollari di montepremi. Un’altra sede, dedicata alla Scuola Sat e all’attività invernale, in Via Signorini.