La VTT di Lagnasco ha il focus sui giovani e sulle famiglie. I giocatori li forma in casa

Emilio Sanchez e Duccio Castellano alla VTT di Lagnasco
Emilio Sanchez e Duccio Castellano alla VTT di Lagnasco

Lagnasco – La VTT di Lagnasco è un centro modello, su scala regionale e nazionale, che ha pochi eguali sull’intero territorio italiano. È sufficiente entrarvi, a qualsiasi titolo, per capire che al Tennistadium, sede operativa della VTT, si respira un’atmosfera unica: “Ormai da alcune stagioni – spiega il direttore tecnico Duccio Castellano – abbiamo fatto una scelta precisa puntando tutto sui bambini con la logica e la filosofia della costruzione del vivaio, partendo dalla base. La cosa più difficile e con il preciso intento di non andare a cercare e poi prendere talenti in altre strutture”. La partenza dell’ampio e strutturato progetto è proprio dal basso: “Abbiamo investito partendo dai piccoli di età compresa tra i 3 e i 5 anni dedicando loro settimanalmente otto ore di tennis gratuito. Questo non è che l’inizio di un percorso, in piena assonanza con le linee guida della FITP, che dopo la parte propedeutica (avvicinamento al tennis e gioco) sfocia nell’ingresso alla nostra Scuola Tennis vera e propria. Attualmente gli allievi sono 180 e l’obiettivo è quello di arrivare a quota 250. Fin dall’inizio il lavoro viene svolto in campo e prevede la componente ormai fondamentale della preparazione fisica. I due momenti, in VTT, sono paralleli e propedeutici l’uno all’altro. Si passa quindi alle prime competizioni nei tornei del FITP Junior Program per provare le prime esperienze e a competere. Lo step successivo è quello della partecipazione ai tornei del Kinder Trophy, nelle diverse categorie di età seguendo poi con tornei di categoria regionali e nazionali. La via didattica e tecnica prosegue con la convocazione nei CAP provinciali, quindi nei CPA regionali e con le convocazioni nazionali. Per sfociare poi nelle prime partecipazioni ai tornei internazionali Tennis Europe. Il nostro obiettivo è portare nell’arco dei prossimi 5 anni più allievi, dodici, oggi sono due a fare questo tipo di esperienza, per poi proseguire fino alle rassegne di categoria under 16 e 18 nel circuito ITF”.

Il progetto è ambizioso ma ha già preso forma alla VTT di Lagnasco. Cosa richiede? “Bisogna incrementare – prosegue Castellano – i numeri di base. Tutto parte dal momento dell’accoglienza dei giovani allievi in struttura e dalla gestione integrale del loro tempo. Nel caso specifico abbiamo la possibilità di andarli a prendere direttamente a scuola con le tre navette del centro più una macchina dedicata. Li portiamo in struttura dove mangiano (con grande attenzione all’aspetto nutrizionale) e fanno i compiti, o prima o dopo l’allenamento. Per far questo abbiamo instaurato una linea diretta con i rispettivi Istituti scolastici e i loro insegnanti. Quelli del dopo scuola sono in simbiosi con i primi con l’obiettivo di avere un monitoraggio costante dei ragazzi. Sono 38 attualmente gli iscritti alla Scuola Tennis che usufruiscono del nostro servizio navette”. Le famiglie degli allievi sono sempre in primo piano, come? “Proponiamo alle prime un progetto di gestione totale dei loro figli, comprese le partecipazioni ai tornei seguiti dai nostri tecnici. Al momento sono dodici le famiglie coinvolte in questo tipo di iniziativa. La VTT si occupa di tutto e partecipa per una quota pari al 50% del costo dell’operazione. In questo modo si razionalizzano i costi e la programmazione. Le famiglie ci affidano i bambini come se fossero dei professionisti in erba”. Cosa prevede il progetto sotto il profilo del rapporto con le famiglie degli allievi? “Sono cadenzate le riunioni tra lo staff VTT, con il sottoscritto sempre in prima linea e le famiglie. Dallo scorso settembre inviamo loro un report corredato di videoanalisi e dei minuti lavorati sui diversi colpi. La famiglia è sempre super aggiornata e la nostra forza è proprio da ricercare anche in questa relazione costante. E’ molto il tempo dedicato alla comunicazione e non esiste argomento che non venga affrontato, e si va a relazionare ogni cosa convocando periodicamente i genitori”.

Un lavoro profondo che prevede anche un numero elevato di tecnici in VTT, diventata una vera e propria azienda. Come si riesce a gestire un numero di professionalità così alto? “A tale proposito occorre ricordare l’immenso lavoro svolto da Enrico Gramaglia, socio VTT nonché tecnico, al quale compete la parte più importante della gestione del quotidiano nonché un altro aspetto molto delicato quale il reperimento delle risorse interne ed esterne, così il completamento dell’organico dello staff. Attualmente sono undici, tutti certificati con qualifica FITP, più quattro preparatori fisici, con qualifica FITP. Nell’organico anche una psicologa, tre nutrizioniste, una fisioterapista, e un osteopata. Mi sono sempre ispirato alla logica del team e alla sua valenza assoluta, in assonanza con il pensiero di Michele Ferrero, fondatore dell’omonimo e famoso brand. In VTT non esiste l’io ma il noi. È questa la vera forza gestionale, sia dal punto di vista del campo che sotto il profilo organizzativo e metodologico. Ogni persona in VTT è una sorta di ramo d’azienda che proprio attraverso il concetto di team trova la propria valorizzazione. Abbiamo tessuto negli anni relazioni importanti anche con eccellenti formatori come Toni Nadal ed Emilio Sanchez ed entrambi sono rimasti stupiti dal nostro lavoro. Ci hanno detto che è raro vedere tanta innovazione e tanta professionalità in strutture private e di questo siamo orgogliosi”. Un’operatività, quella della VTT di Lagnasco, che ha stupito molti e ha permesso la formalizzazione di un’importante collaborazione con Max Sartori e la sua Horizon Tennis Home di Vicenza: “Ci sono scambi costanti tra le nostre due realtà con la presenza cadenzata in loco di alcuni nostri allievi e la possibilità per alcuni dei suoi di allenarsi da noi. È stata una certificazione ulteriore della qualità del nostro lavoro”. Il futuro è già dietro l’angolo, con l’ormai prossimo raddoppio della struttura. Cosa possiamo dire al riguardo? “Una nuova grande impresa resa necessaria dalle sempre maggiori richieste dell’utenza e dalla nostra costante proposta di qualità. Ovviamente possibile grazie alla collaborazione della famiglia Rosatello che crede da sempre nel nostro progetto. Spazi ancora più ampi a disposizione dei nostri giovani e degli utenti in genere. Per fare sempre di più e sempre meglio”.

Comunicato stampa realizzato da Roberto Bertellino