Bordighera (IM), 23 dicembre 2019 – Quando a metà del 2018 Riccardo Piatti ha annunciato l’innesto di Luigi Bertino come nuovo direttore tecnico del Piatti Tennis Center, l’ha fatto con un obiettivo chiaro: far fare all’intero centro un ulteriore salto di qualità. Un risultato raggiunto a pieno in un 2019 che ha visto la struttura di Bordighera finire ripetutamente al centro dell’attenzione. È proprio Bertino a tirare le somme. “Puntavamo a portare il centro a esprimere il massimo delle sue potenzialità – spiega – e ci siamo riusciti, sia portando a una cinquantina il numero degli atleti che si allenano da noi in pianta stabile, sia triplicando consulenze, stage e altre forme di collaborazione periodiche”. Una crescita decisa, resa possibile anche dall’aumento dei membri dello staff. “Abbiamo aggiunto un nuovo preparatore atletico ai quattro già presenti e inserito nel team altri quattro maestri. Oggi siamo una quindicina, e lavoriamo tutti con lo stesso metodo, parlando la stessa lingua e affidandoci al tanto materiale didattico da noi stessi prodotto. In più abbiamo anche implementato la sfera mentale dell’allenamento, con la collaborazione con la mental coach Lucia Jimenez”. Una crescita a 360° che ha fatto sì che ci sia addirittura una lista d’attesa di persone che vorrebbero allenarsi al centro, tanto da aprire una riflessione sulle strategie per il futuro. “Abbiamo un progetto per un primo ampliamento strutturale – dice ancora Bertino – che riguarda palestra e uffici. Poi valuteremo anche se sarà il caso di aggiungere altri campi”.
Esigenze che testimoniano il successo di un progetto nato meno di due anni fa ma da subito vincente. Sia per i giocatori, come quel Jannik Sinner che ha appena fatto incetta di premi per il suo magico 2019 (solo nell’ultima settimana ha collezionato gli award di Atp, Federtennis e Gazzetta dello Sport), sia per gli allenatori, tanto che Andrea Volpini è stato premiato – sempre dalla Fit – come miglior insegnante della stagione. “L’arrivo da noi di una star come Maria Sharapova – continua il direttore tecnico – e ancor di più i risultati di Sinner ci hanno dato la conferma che il lavoro svolto è quello giusto. Il metodo Piatti, che è la chiave del successo del centro, funziona. Non che prima ci fossero dei dubbi, ma ora il suo valore è ancora più tangibile, certificato dai risultati”. Di pari passo con la crescita dell’attività sui campi, è aumentata l’attenzione alla formazione, da sempre una delle mission di Piatti. “Siamo diventati ‘official educational site’ di Ptr (l’associazione mondiale degli insegnanti di tennis, ndr), organizzando vari congressi e workshop e ospitando anche un modulo del corso FIT da tecnico nazionale. Nel nostro staff – chiude Bertino – ci sono delle figure di qualità riconosciute in tutto il mondo: ci sembra doveroso dedicare tempo anche a dei seminari di approfondimento e crescita scientifica. Ne abbiamo diversi in calendario per il prossimo anno, e proveremo a crescere ancora”. Il succo è chiaro: tutto sta andando nella direzione giusta e i risultati già raggiunti in meno di due anni sono persino migliori rispetto alle aspettative. Ma di voglia di accontentarsi non ce n’è nemmeno l’ombra. È proprio così che si costruiscono i successi.
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