A Brescia da mezza Italia: domenica le finali, sognando l’Australian Open

Francesco Pisapia, bresciano classe 1971, è uno dei giocatori ancora in corsa

Brescia, 28 ottobre – A ricordare il prestigio dell’evento ci sono i cartelloni pubblicitari in pieno stile da tennis professionistico e le automobili dello sponsor parcheggiate a fianco dei campi di gioco. E dopo due giorni di battaglie, il Kia Tennis Trophy del Tennis Forza e Costanza è entrato nelle fasi calde. Fra giovedì e venerdì sera i sei campi della sede di via Signorini, la metà in terra battuta all’aperto e l’altra metà in cemento al coperto, hanno fatto da cornice a tutti gli incontri di primo e secondo turno dei tabelloni maschile e femminile. Ben 51 le racchette in cerca dei quattro pass per il Master finale del circuito, che a dicembre al Match Ball Firenze metterà in palio due viaggi all’Australian Open. Un premio tanto ambito da aver portato a Brescia, per la sesta delle otto tappe del calendario, giocatori amatoriali del circuito Fit-Tpra da ben cinque province della Lombardia, ma anche alcuni provenienti da ben più lontano. Il sogno di volare a Melbourne per assistere da vicino al primo Slam dell’anno, per esempio, ha spinto l’umbro Riccardo Rotini a mettersi in macchina e percorrere gli oltre 500 chilometri che separano la sua Terni da Brescia, oppure il toscano Fabio Viani ad arrivare fin da Prato, oppure ancora la ligure Elisa Calvi a tentare per la terza volta l’assalto alla qualificazione per il Master finale, dopo i tentativi già fatti al Foro Italico di Roma e allo Sporting Club Sassuolo.

kia tennis trophy brescia 2017

Sono proprio le storie di questi giocatori abituati a competere al club con amici, e che per grazie al Kia Tennis Trophy si trasformano in dei piccoli “pro”, a rendere speciale l’evento, che per la prima volta fa tappa anche sui campi del Forza e Costanza. Non ci sono però solo amatori che vengono da lontano: sono numerosi anche i bresciani in gara. I “padroni di casa” hanno risposto alla grande al richiamo di un trofeo che riscuote grande successo da parecchi anni in città come Roma, Milano, Napoli, Cagliari. A partire dal 2015 il Kia Tennis Trophy ha cominciato a “utilizzare” i regolamenti del circuito Fit-Tpra, peraltro nato proprio in terra bresciana da un’idea di Max Fogazzi. La tappa targata Forza e Costanza adesso entra nel vivo, con i quarti di finale in programma fra mattinata e primo pomeriggio, e le semifinali fra tardo pomeriggio e prima serata, grazie alla formula di un solo set ai 9 game che permette ai giocatori di affrontare anche più di una partita nell’arco della stessa giornata. Le finali, invece, sono in programma nella mattinata di domenica, con tanto di presenza sui campi di una troupe della tv nazionale SuperTennis (canale 64 del digitale terrestre, numero 224 della piattaforma Sky). Per rendere ancora più unica l’esperienza dei due vincitori.

FORZA E COSTANZA, DA OLTRE UN SECOLO IL TENNIS NEL BRESCIANO

Il tennis Forza e Costanza 1911 rappresenta un riferimento prestigioso nella tradizione sportiva bresciana. Il Circolo gode di una collocazione affascinante sul colle Cidneo, incastonato laddove un tempo sorgeva il fossato del Castello medioevale. Cinque i campi in terra battuta e uno in materiale sintetico, quattro dei quali illuminati. La Club House ospita gli spogliatoi, la segreteria e il ristorante, in grado di accogliere fino a cinquanta persone. La struttura storica, quella del Castello, durante l’anno è a disposizione dei soci, circa un centinaio. E a giugno si trasforma nella suggestiva cornice del secondo più importante torneo professionistico femminile d’Italia. Gli Internazionali di Brescia rappresentano il fiore all’occhiello dell’attività del club, e per la decima edizione metteranno in palio 60mila dollari di montepremi. Un’altra sede, dedicata alla Scuola Sat e all’attività invernale, in Via Signorini.